
Tra le varie accuse contro Alfonso Annunziata & C. la Contraffazione di capi di abbigliamento
Primi sviluppi del processo relativo all'inchiesta "Bucefalo", che ha svelato l'ombra dei Piromalli dietro l'impero commerciale degli Annunziata, famiglia di imprenditori di Gioia Tauro cresciuta esponenzialmente dagli anni ’80 ad oggi.
Annunziata, dopo gli esordi come venditore ambulante, era diventato proprietario di uno dei più grandi centri commerciali della Calabria, e tra i primi del sud Italia. La Guardia di finanza aveva scoperto anche un sistema di contraffazione di proporzioni enormi, che permetteva agli Annunziata di mischiare merce autentica, con prodotti malamente contraffatti, attraverso l’alterazione e la contraffazione delle etichette, apponendo marchi o segni distintivi di grandi marche e/o rimuovendo le etichette di provenienza ‘Made in China’. Tutto ciò traendo in inganno l’ignaro consumatore
Oggi all’ udienza preliminare in corso al Tribunale di Palmi, l’ammissione Parte Civile di Codici Nazionale e Codici Calabria nel procedimento contro l’imputato Alfonso Annunziata, il fratello dell'imprenditore, Fioravante Annunziata, la moglie Domenica Epifanio, le figlie Rosa Anna, Valeria e Marzia Annunziata, i generi Claudio Pontoriero e Carlo Ambesi, oltre che a Roberta ed Andrea Bravetti e ad Andrea Fanì,per Associazione a delinquere e contraffazione ; presente per conto di Codici l’Avvocato Concetta Polifrone.
Ammessi P.C. anche la Provincia di Reggio Calabria, il Comune di Gioia Tauro e la Regione Calabria.
Unanime il commento di Ivano Giacomelli Segr. Naz. di Codici e Giuseppe Salamone Segr. Reg. Codici Calabria “ Grandissima soddisfazione per questo primo risultato, l’Ammissione di Codici in un procedimento che ha per oggetto anche la contraffazione, argomento che ci sta molto a cuore per poter tutelare al meglio i consumatori.”
Annunziata, dopo gli esordi come venditore ambulante, era diventato proprietario di uno dei più grandi centri commerciali della Calabria, e tra i primi del sud Italia. La Guardia di finanza aveva scoperto anche un sistema di contraffazione di proporzioni enormi, che permetteva agli Annunziata di mischiare merce autentica, con prodotti malamente contraffatti, attraverso l’alterazione e la contraffazione delle etichette, apponendo marchi o segni distintivi di grandi marche e/o rimuovendo le etichette di provenienza ‘Made in China’. Tutto ciò traendo in inganno l’ignaro consumatore
Oggi all’ udienza preliminare in corso al Tribunale di Palmi, l’ammissione Parte Civile di Codici Nazionale e Codici Calabria nel procedimento contro l’imputato Alfonso Annunziata, il fratello dell'imprenditore, Fioravante Annunziata, la moglie Domenica Epifanio, le figlie Rosa Anna, Valeria e Marzia Annunziata, i generi Claudio Pontoriero e Carlo Ambesi, oltre che a Roberta ed Andrea Bravetti e ad Andrea Fanì,per Associazione a delinquere e contraffazione ; presente per conto di Codici l’Avvocato Concetta Polifrone.
Ammessi P.C. anche la Provincia di Reggio Calabria, il Comune di Gioia Tauro e la Regione Calabria.
Unanime il commento di Ivano Giacomelli Segr. Naz. di Codici e Giuseppe Salamone Segr. Reg. Codici Calabria “ Grandissima soddisfazione per questo primo risultato, l’Ammissione di Codici in un procedimento che ha per oggetto anche la contraffazione, argomento che ci sta molto a cuore per poter tutelare al meglio i consumatori.”